IL RE E’ NUDO

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Il falso mito della sicurezza dell’ospedale per il parto normale

Alla luce degli ultimi articoli usciti sul parto in casa e sulla sua discutibile sicurezza, ventilata dall’ordine dei pediatri, vi invito a leggere questo interessantissimo articolo scritto da Verena Schmid, pubblicato su “Nascita e Vita Consapevole”. Verena, riconosciuta tra le grandi maestre di ostetricia italiane, ha fondato e condotto per tanti anni la Scuola Elementale di Arte Ostetrica a Firenze. Attraverso il percorso storico dell’assistenza alla nascita e il suo evolversi, vediamo come il modello medico del parto ospedaliero nonostante le sue promesse di sicurezza e  riduzione del dolore, stia in realtà contribuendo ad aumentare la paura collettiva del parto, attribuendo in tutti i modi possibili patologia e malessere ad un evento fino a prova contraria, naturale e fisiologico; sta rendendo le donne incapaci di partorire, sminuendole e sostituendosi alla  loro capacità innata di svolgere questa funzione, attraverso protocolli strettissimi e prassi assistenziali a volte simili a bollettini di guerra…
Nel fare un punto, dopo trent’anni di assistenza nel parto a domicilio e il confronto con le colleghe di tutta italia (circa un centinaio operanti nello stesso settore), ho potuto constatare che  molte più donne di quanto non si creda, hanno le risorse per partorire in casa: innanzitutto la motivazione personale, la consapevolezza e la grande determinazione le hanno accompagnate nel loro progetto in un clima di sicurezza  pari se non superiore a quello ospedaliero.
Ma cosa  rende sicuro Il parto in casa o in casa maternità?  Condivido le parole di Verena che rendono bene l’idea:

  • La professionalità di un’ostetrica in grado di condurre e sostenere una gravidanza, un parto fisiologici, ma anche con l’umiltà di riconoscere i propri limiti, quelli che la portano a richiedere un intervento medico quando  si rende necessario.
  • La continuità dell’assistenza dalla gravidanza all’esogestazione che permette di conoscere le risorse della donna e del bambino.
  • L’assistenza personalizzata con il coinvolgimento diretto della donna, la sua partecipazione attiva, in quanto esperta di sé stessa e del suo bambino.
  • La scelta informata e responsabile della donna e del suo partner. La loro consapevolezza.
  • Un’assistenza  conservativa che facilita i processi fisiologici in gravidanza e nel parto.
  • L’uso di strumenti d’intervento non medici/farmacologici per contenere il dolore, ampliare il bacino, armonizzare i sistemi fisiologici, sostenere la donna a livello fisico, ambientale, decisionale, relazionale, emozionale…
  • L’integrazione con le cure mediche quando necessrio.
  • Un buon collegamento con un ospedale e i servizi di trasporto.

Ma vediamo dove ci conduce Verena!

Attenti, si nasce!!!
L’adrenalina schizza in alto, numerosi personaggi entrano in scena, incitamenti come sul ring del box confondono la madre che sta tentando di spingere fuori da sé il suo bambino, spesso distesa sulla schiena, esposta agli sguardi di tanti, impossibilitata a seguire il suo corpo.
Tra spintoni e tiraggi esce il bambino, applausi – e la platea si svuota, il bambino sparisce. Rimane una donna svuotata e sola sul suo lettino da parto.
Un parto naturale, esultano gli addetti ai lavori!

Silenzio, nasce un bambino!

Le luci si spengono, la donna, sostenuta dal suo partner, si accoccola a terra in un angolino che sente protetto e intimo e respira fuori il suo bambino, assecondando le spontanee spinte a onde del suo utero. Presente è solo l’ostetrica che vigila e assiste. Il bambino scivola fuori e viene accolto subito dalla madre sorretta dal padre. Il silenzio accoglie le prime espressioni vocali del bambino, che non sempre sono il pianto, le voci materne e paterne lo rassicurano e accolgono. Esplode la gioia, spesso accompagnata da una risata liberatoria. L’ostetrica rimane vigile e tiene fuori chi non c’entra niente con la scena.
Un parto normale, fisiologico, senza punti esclamativi.
continua…

Lo svezzamento secondo me…

il-cerchio-delle-pappeIl passaggio dal latte alle pappe è sempre alquanto delicato; molte mamme si sentono spinte a introdurre i nuovi alimenti con rapidità e a volte anche troppo precocemente. Nei primi mesi il piccolino sta imbozzolato tra le braccia della mamma, in uno stato di simbiosi, non lontano dalla gestazione. Il suo nutrimento sono il latte e le coccole.  Ma ad un certo punto notiamo in lui lo sguardo più attento, la schiena eretta, la capacità di stare seduto autonomamente, di afferrare gli oggetti e di portarli alla bocca per sentirli… inizia a volgere lo sguardo oltre la mamma, come se potesse allontanarsi per poi riavvicinarsi…  Notiamo grandi cambiamenti su tutti i piani: nel movimento, nella relazione,  nel desiderio di assaggiare, e nella comparsa dei primi dentini… forse gli organi digestivi sono in grado di digerire e assimilare nuovi nutrienti?
Nei percorsi che organizzo tengo presente che  ogni famiglia ha una storia, delle abitudini, una provenienza, delle preferenze e, questi aspetti più antropologici, ritengo, vadano rispettati.
Nel parlare di alimentazione, sono così tanti i punti di vista, che spesso generano confusione, eppure non amo passare l’idea di una verità assoluta, anche perchè non esiste. Preferisco portare una visione pluralista, dove ci si possa orientare autonomamente, anche quando si tratta dei propri figli. In fondo parliamo di cibo e salute, non di malattia!

Tutti, quotidianamente, cuciniamo e ci alimentiamo. Quello che intendo passare è un messaggio di apertura, dove penso all’integrazione tra gli alimenti, “saccheggio” ricette da tutto il mondo, stravolgo il mito della pizza o del piatto precotto, cercando di rispondere ai bisogni della buona salute e della buona cucina.
Insieme, nei percorsi che tengo, cerchiamo di rispondere ad alcuni quesiti…  Cosa accade dopo i sei mesi? Quale approccio per accompagnare i nostri figli nei passaggi di crescita? Quali alimenti? Quando iniziare? Posso favorire la salute gustando anche una bella bistecca o un piatto di patatine?
Per saperne di più…

Buon ritorno!

Finite le vacanze, eccoci ormai immersi in scuola, lavoro e ritmi cittadini! Vi accolgo con le attività di quest’autunno, passandovi l’immagine di una natura in trasformazione: dalla calda energia dell’estate, dove tutto si muove e cresce, al tempo ballerino dell’autunno, che declina man mano verso tempi più riflessivi, più interiori, spingendoci al sentire, ascoltare dentro e intorno a noi, a stare…imagesPotete visualizzare le date dei corsi intorno alla nascita e i primi mesi, nel calendario.
Tra le proposte vi segnalo i seguenti eventi, aperti a tutti.
Conferenze:

Buon lavoro e buona partecipazione a tutte!

Corso di accompagnamento alla nascita

Ricomincia il CORSO DI COPPIA!
Un percorso per la coppia in attesa, per confrontarsi, condividere, conoscere e sperimentare insieme posizioni, massaggi e tecniche per affrontare le doglie: tutto rigorosamente in coppia! Ciclo di 5 incontri.
Da GIOVEDI’ 19 MAGGIO h 19-20.30
presso Casa Maternità Prima Luce via San Massimo 17
tel 3283072876 – 342 9869124

foto di Casa Maternità Prima Luce.