Partorire: gli appartamenti creati per “essere come a casa.”

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Interessante infografica su #partoincasa e #casematernità pubblicata dal Corriere della Sera.Partorire: gli appartamenti creati per “essere come a casa.”La situazione in Italia è molto varia. 

Da 32 anni assisto il parto a domicilio. Ricordo l’inizio pionieristico, i gruppi di ostetriche che rapidamente si formavano in tutta Italia, le coppie che lo richiedevano… all’inizio era un’opportunità di nicchia, una richiesta proveniente da persone consapevoli e determinate, contrarie al modello ospedaliero.
Prevaleva la necessità di partorire nel rispetto dei tempi e dei propri bisogni, pur sostenute dall’attenta vicinanza di ostetriche in grado di distinguere l’insorgenza di complicazioni e di intervenire celermente. Oggi la diffusione si è ampliata un po’ a tutte le fasce culturali. Chi partorisce in casa, oggi, necessita di quelle procedure e di quello spazio che la struttura non può garantire.
Vediamo cosa dicono i dati e quali opportunità vengono offerte.

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Un mio commento sulla questione dei vaccini

È uscito il decreto ormai da giorni, per rendere obbligatorie 12 vaccinazioni nei bambini. compreso morbillo parotite e altre malattie benigne….
queste sono le reazioni:
http://www.altalex.com/documents/news/2017/05/12/vaccini-pronto-il-decreto-per-l-obbligo-a-scuola
Ma le malattie infettive infantili non erano considerate benigne? Quando i bambini si ammalano di una malattia come l’influenza, o il morbillo, o la parotite, in genere sviluppano una bella febbre che segnala che il corpo sta attivando delle difese per proteggersi attivando un processo di autoguarigione: l’aumento della temperatura crea le condizioni meno adatte al riprodursi di virus e batteri riducendo e in alcuni casi annientando la loro aggressività. Inoltre la malattia ferma il bambino: il calo di energia portato da debolezza e sonno, è il segnale che il corpo ha bisogno di riposo, attiva l’ormone della crescita e le difese immunitarie, si rafforza e si prepara alla guarigione.

Il rischio di complicazioni, è vero esiste, ma è molto più raro dei casi di guarigione. Sembra quasi che dalle notizie di questa “epidemia di morbillo” emani l’urlo di “Si salvi chi può”! Segnalandoci che è peggio della peste bubbonica….. ma io ricordo quando con tutta la mia generazione abbiamo fatto il morbillo… tre giorni di spossatezza e riposo assoluto, mal di gola, poi pian piano il risveglio, le pustoline, il ritorno dell’appetito, la voglia di guarire, il riposo ad oltranza per guarire veramente, le letture, i giochi nel lettone, i sogni, le fantasie, la noia, la convalescenza con giochi un po’ più di movimento, casette e costruzioni, la guarigione, il ritorno a scuola…
Le complicazioni in queste malattie sopraggiungono quando le difese sono particolarmente basse, l’alimentazione è scarsa e qualitativamente poco sana, non ci si ferma, ci si espone al freddo e a stress cronici…. Mi viene proprio da chiedermi, Ma quali interessi ci sono dietro questi vaccini? e se la risposta è la salute pubblica, la prevenzione… allora perché non diffondiamo a tappeto i principi per il mantenimento della salute: buona nutrizione, riposo e attività fisica?
Su Torino potete trovare le informazioni sulla manifestazione spontanea in queste pagine Fb:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10154998084300100&substory_index=0&id=272302395099
https://www.facebook.com/d4ny3L4

Si, troviamoci e sosteniamo la libertà di scelta, un altro tipo di prevenzione, più attiva e consapevole, rafforzata dall’informazione e da cure sostenibili!

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