Conferenza de “La Cicogna” con Proietti

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Mercoledì 23 novembre ore 18, negli spazi del #Lombroso16!, sarà presentata la terza conferenza della serie “ESSERE GENITORI OGGI”.
Luciano Proietti, pediatra, presenterà il suo libro: “I primi 1000 giorni”.
Partendo dal concepimento fino ai due anni di vita, gli autori danno preziosi consigli per formare e crescere i nostri figli in salute.

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Luciano Proietti, lo conosco da molti anni, dall’85, credo, quando assistevamo i primi parti a domicilio e si cercava un pediatra per la visita ai neonati., una visita delicata, oltre che approfondita.
Ero abituata all’affaccendarsi sbrigativo degli ospedalieri, che prendevano i piccolini come fossero pupazzetti, rigirandoseli come pollastrelli, esplorandoli e auscultandoli con la rapidità e la decisione di chi svolge questo lavoro in modalità standardizzate, senza badare a pianti, tensioni, reazioni emotive….Quando lo vidi visitare i primi bimbi nati in casa, con gesti rispettosi e  delicati, fermandosi ad osservarli e ad ascoltarli, con uno sguardo che andava oltre… beh, non ebbi dubbi, sapevo di aver incontrato il padiatra che cercavo. E poi, sentire il suo pensiero sulla prevenzione a tavola, pensando a grandi e piccini, mi convinse, tanto che, adottando i suoi principi guarii da una fastidiosissima allergia!
Eccolo, ora, a presentarci il suo nuovo libro, “I primi 1000 giorni”, una riflessione sulla salute dal concepimento ai primi due anni… Si, perché la salute di un individuo inizia prima della nascita! Il testo è scorrevole e piacevole alla lettura, offre spunti di riflessione su cosa favorisce e mantiene la salute nel bambino, ma anche nella famiglia, attraverso indicazioni e suggerimenti relativi alla nutrizione e alla cura primaria.

Consigli Montessori per accogliere il neonato alla nascita

Leggere questo articolo  ( disponibile al seguente link ) mi rallegra, perché da tanti anni offro, alle mamme che assisto, l’opzione di realizzare il lotus alla nascita dei loro figli.  Fin dalle prime richieste, l’ho vista come una procedura molto semplice, priva di  mansioni aggiuntive.
Il parto completo offre al bambino la possibilità  di sfruttare appieno le qualità della placenta: il nutrimento ematico, ormonale, ma anche animico e spirituale.
Seguire il naturale processo di distacco del cordone, attaccato alla sua placenta, ci immerge anche nel rituale di una separazione concessa in tempi naturali, con gradualità e rispetto.
Oggi nella nostra cultura si stanno perdendo molte di quelle tradizioni e cerimonie, che sanciscono il passaggio da una fase della vita ad un’altra, dove l’individuo deve mettersi in gioco con  le proprie paure, attivando forza di spirito e coraggio,…  “per attraversare la porta stretta del cambiamento, come nel caso della nascita, pubertà, adolescenza, genitorialità, menopausa o andropausa…
La placenta, simbolo di nascita, accompagna genitori e nonni nella dimensione del rispetto:  il Iotus ci mette nelle condizioni di toccare con delicatezza il bambino, spostarlo, rigirarlo con molta cura, gentilezza, presenza fisica, proteggendo la diade mamma/bambino e quel rapporto simbiotico molto importante nei primi mesi.
www-ostetricatorino-it
Anche lasciare che il piccolo raggiunga spontaneamente il capezzolo, ha in sè qualcosa di speciale, offre a noi il valore dell’attesa, il poter osservare la competenza del neonato, e il dargli la possibilità di procedere verso la sua futura autonomia… con rispetto.
Segnalo infine che l’Associazione Bianca Buchal, per una gravidanza consapevole, con la quale ho recentemente realizzato un bellissimo evento,  ha in programma a Torino un incontro sul tema del Lotus il 1 dicembre.
La locandina dell’evento è scaricabile locandina1-01-12-2016.

Paura e coraggio nel parto

Laboratorio teorico-esperienziale di 4 ore, sabato 19 novembre h 9.30 – 13.30 rivolto alle coppie i gravidanza.  Consigliato dal 7° mese

La nascita di un figlio è un appuntamento importante, unico e speciale: ha in sé un qualcosa di sacro, che pervade l’animo nella lunga attesa e, più tardi, si manifesta nei “segni” del corpo che annunciano che qualcosa si sta muovendo…

E’ proprio affacciandoci al mistero della vita che affiorano desideri, aspettative, fantasie idilliache, ma anche dubbi  e interrogativi:

“andrà tutto bene?… Ce la farò?… E il mio bambino come starà?”…. “saprò sostenere la mia compagna?… E se succede qualcosa? …. Che cosa può aiutarmi?…. ”

In tanti anni di lavoro, le mamme in gravidanza, mi portano i loro interrogativi su cosa le aspetta, quanto ci vuole e se faranno presto.
Possiamo pensare al parto come a un evento meccanico, ma sarebbe limitativo.

In realtà, tante sono le implicazioni in questo processo di trasformazione: vengono chiamati in causa aspetti emozionali, affettivi, ambientali, familiari… e poi c’è quel qualcosa in più, che è la parte misteriosa, sconosciuta a tutti che ci lascia al buio fino alla conclusione dell’evento.

Ma la cosa incredibile è che con l’arrivo di un bambino, entrano in gioco tutti i piani della nostra esistenza, in una meravigliosa sinergia, volta a promuovere la vita, la nascita e la crescita… Tutto di noi si attiva per dar alla luce un piccolino, in un processo unico e speciale, c’è un qualcosa di incredibile, di meraviglioso…

E la paura, serve forse a qualcosa? Fa parte del processo, è colei che ci protegge perché accende in noi quei campanelli che ci inducono a fermarci, ad ascoltarci, a cambiar strada, a porci delle domande, a cercare qualcosa di veramente consono a noi…nuove risposte, nuove risorse…img-20161108-wa0018

Non dobbiamo temerla, bensì riconoscerla, accoglierla, comprenderla, perché può guidarci, darci una direzione, indicarci la via… Ma è importante coglierla prima che diventi grande, e ingombrante! La paura può accendere il coraggio, come in un rituale iniziatico, verso una nuova tappa della nostra vita, in questo caso, verso la nascita di un figlio. E lo possiamo vivere in modo gioioso dando spazio a tutte le opportunità di aiuto che abbiamo a disposizione, sia in noi che intorno a noi.

Il laboratorio porta ad un lavoro di riflessione e condivisione teorico-esperienziale, dove si accoglie  la paura come parte integrante delle nostre emozioni  di fronte alla “grande porta della nascita” , accompagnata da semplici rituali ed esercizi per riconoscerla, accettarla, sdrammatizzarla valorizzando risorse endogene come il coraggio, la forza del femminino che c’è in ogni donna, l’affidarsi all’evento in sè. L’intervento che propongo si ispira agli elementi della natura, come valore aggiunto incluso nel processo della nascita, legato al passaggio dall’essere coppia, al divenire genitori, con aspettative, dubbi, preoccupazioni, ma anche soluzioni, risorse, azioni che possono far fronte al sentimento della paura.

Ultimi posti per il nuovo corso Shantala

Ci sono ancora posti per il nuovo ciclo di massaggi Shantala, che inizierà l’11 novembreimg_6700 Si conferma la formula di 5 incontri il venerdì mattina dalle 10,45 alle 12.30,  per fermarsi, respirare, rilassarsi, chiacchierare dei nostri figli e della cura che abbiamo per loro, carezzarli, massaggiarli…
Questa pratica, può svolgere una funzione terapeutica  come alleviare le tensioni intestinali, donare calma e benessere, regolare i ritmi, la funzione intestinale e il sonno…
Favorisce la relazione accompagnando il genitore all’ascolto e alla comprensione del bambino.

Quando pratico il massaggio di Shantala insieme alle mamme e ai loro bambini,  intendo si, passare il gesto della sequenza, ma è anche l’occasione per creare insieme un’atmosfera a misura di neonato.

La stanza si svuota da quelle interferenze che distraggono e disturbano… ci si cala nel qui e ora, nel silenzio interiore, nell’umiltà dell’ascolto, dove la relazione è fatta di occhi che si incontrano, mani che sfiorano, voci che sussurrano… fino a che i pianti si chetano, i piccoli si rilassano e gli sguardi si perdono nella contemplazione dell’esistere…

Il cerchio delle pappe…ricomincia!

Il tuo bambino cresce: dopo il latte, quali pappe? Quando e come incominciare? Quali gesti e quali rituali?

Cinque mamme, cinque bimbi, sedute in cerchio accanto a me. Gli occhi puntati, gli sguardi attenti, desiderosi di saperne di più. Con la voglia di andar oltre alle informazioni incasellate in un elenco a dir poco trentennale che recita: “100 ml di acqua, una patata, una zucchina, una carota, cuocere e frullare, con farina di riso, liofilizzato di agnello, parmigiano….” Oggi non si è  più sole come nelle generazioni passate, ci si parla, si legge, insomma ci si informa e si vuole saperne di più…

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Non basta più la nuda indicazione, al contrario ci si vuole confrontare, vedere come fanno le altre, come la vedono gli esperti dei differenti pensieri. D’altra parte non esiste una regola per svezzare i propri figli: sicuramente tanto buon senso, fatto di intuito e di informazioni acquisite e che sentiamo valide, risonanti, valorizzando le abitudini  della propria cultura.

Ci sarà l’occasione di riflettere sulle tematiche sollevate dalla letteratura divulgativa come  “Io mi svezzo da solo”, ma anche sullo “svezzamento vegetariano”, di cui tanto si parla oggi sui giornali,  senza escludere il punto di vista Antroposofico.

In un’ottica pluralista, si vuole accendere l’interesse e il dibattito, muovendoci verso una maggiore consapevolezza.

Informazioni e date del corso disponibili nella sezione calendario.